Progetti

Un, Due, Tre, Sport! A Parma si scopre la ginnastica acrobatica

Il progetto di Sport e salute prosegue in tutta Italia! Per questo nuovo appuntamento scopriamo le attività all’impianto sportivo Fontevivo

 

Bambini, bambine, pre-adolescenti e adolescenti coinvolti in attività di pratica sportiva gratuita su tutto il territorio nazionale. Questo il piano promosso da Un Due Tre Sport! il progetto Uisp finanziato da Sport e Salute Spa in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport / Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo principale del progetto è quello di avvicinare la fascia giovanile all’attività sportiva e motoria, promuovendo stili di vita sani attraverso lo sport per tutti.

All’impianto sportivo Fontevivo di Parma 24 ragazzi e ragazze svolgono attività di ginnastica acrobatica. Con Rocco Ghidini, coordinatore del progetto, e Alfredo, operatore Uisp, siamo andati a scoprire tutte le curiosità e le storie che si celano dietro queste attività.

I partecipanti al progetto hanno l’opportunità di trascorrere due giorni a settimana all’interno dell’impianto sportivo di Fontevivo di Parma dove iniziano a conoscere le basi della ginnastica acrobatica, svolgono esercizi di mobilità e trascorrono del tempo in gruppo, creando nuove amicizie e conoscendo persone nuove. “Le attività – sottolinea Alfredo – si svolgono in due diversi gruppi, suddivisi per fasce d’età. Il pomeriggio prevede 3 ore di attività per un gruppo e 2 per l’altro. Pur essendo periodi abbastanza lunghi, vengono vissuti positivamente e riconosciuti come momenti molto piacevoli”.

Un due tre sport! si rivolge alla fascia giovanile, avvicinando i ragazzi allo sport in un’età fondamentale per iniziare l’attività fisica. “Il Comitato Uisp di Parma – spiega Rocco Ghidini – è sempre stato propositivo in merito a questo e negli anni abbiamo cercato, e tutt’ora lo facciamo, di mettere in campo le nostre competenze per promuovere sport non solo classici ma anche destrutturati come il parkour, la mountain bike e anche la ginnastica acrobatica”.

I bambini e i ragazzi vedono la ginnastica come uno sport di squadra e si incoraggiano a vicenda quando imparano figure sempre più complesse. “Abbiamo notato – continua Rocco – che c’è un alto grado di coinvolgimento e partecipazione e questi sono gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Lo sport per tutti infatti deve essere orientato al movimento ma anche alla socialità e all’aspetto educativo”.

Il rapporto con le insegnanti si consolida già dopo pochissime ore di attività. Il divertimento la fa da padrone ed è una soddisfazione la nascita di nuove amicizie. “È bellissimo vedere – aggiunge Alfredo - queste persone che si cimentano per la prima volta con una specialità come la ginnastica acrobatica, tanno imparando tanto e si stanno impegnando per migliorare e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi”. La gratuità di questa proposta ha consentito anche a persone che non avrebbero potuto permettersi la pratica motoria, di vivere l’esperienza sportiva, divertirsi e sviluppare nuove capacità emozionali di vita in gruppo.

Quali sono stati i miglioramenti nel corso delle attività? “Tutti i partecipanti – prosegue Alfredo - stanno scoprendo un’attività nuova, che non conoscevano e che apprezzano molto. Il miglioramento si è visto non solo a livello motorio e di flessibilità, ma anche a livello relazionale e comportamentale. Dopo le prime giornate di attività è risultato più semplice interagire; è migliorata la disciplina, la capacità di lavorare in gruppo e di aiutarsi gli uni con gli altri”.

Un percorso fondamentale per accrescere il loro benessere fisico, psicologico e relazionale. “Imparare a essere parte di un gruppo – sottolinea Alfredo - pur praticando un’attività sportiva individuale, insegna tantissimo anche rispetto a come vivere le relazioni con le altre persone. A livello sportivo credo che alcuni dei partecipanti sceglieranno di proseguire con l’esperienza iniziata grazie al progetto. Anche nei genitori dei partecipanti ho notato grande voglia di continuare a vivere questa esperienza positiva e gratitudine per l’opportunità data ai propri figli”.

La più grande soddisfazione è stata sicuramente quella di essere riusciti a organizzare una proposta particolare, coinvolgendo i ragazzi in attività di nicchia. “La ginnastica acrobatica – conclude Rocco – non è uno sport da grandi numeri e quindi aver dato questo input ci rende molto orgogliosi, perché non era affatto scontato che ci riuscissimo”. (Sergio Pannocchia)

(Foto: Ginnastiche Uisp Modena)

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